Grottaferrata, settembre 2019 in preparazione alla canonizzazione di Madre Giuseppina Vannini, si procede alla collocazione dell'aureola sul mosaico che la rappresenta sulla tomba che custodisce il suo corpo.
Opera dei Mosaicisti: Bella, Cesare e Ungureanu, Claudiu della Fabbrica di San Pietro, in Vaticano.
[...] "In linea con la tradizionale pedagogia di Dio, lo Spirito ci rende adatti alla gloria. Come "in principio" Dio
"soffiò nelle narici" di Adamo la vita "e l'uomo divenne un essere vivente" (Gen 2,7), così lo Spirito infonde
la vita divina nella natura umana riabilitata dall'incarnazione di Cristo.
La vita cristiana è orientata verso una sempre più completa contemplazione della gloria di Dio in Cristo.
È questo che lo Spirito ci insegna e ci dona. Questo sforzo di contemplazione, vissuto nella condizione
di discepoli, ha come effetto la nostra trasfigurazione. Quando il salmo ci invita a guardare a Dio per essere
"raggianti" (Sal 34,6), ciò che ci rende raggianti nella visione non è solo un sentimento di gioia, ma una
partecipazione alla gloria, perché il velo viene a poco a poco sollevato dai nostri volti (cf. z Cor 3,18).
Quando, nell'iconografia cristiana, i santi sono ritratti con l'aureola, è per mostrarci ciò che significa, in ultima istanza, la santità: una trasformazione essenziale attraverso la quale una donna o un uomo divengono un tabernacolo della gloria di Dio. La chiamata a questo tipo di santità è rivolta a tutti noi.
Si tratta di avere orecchi per udire quell'invito, e la volontà di seguirlo." [...]
Erik Varden, La solitudine spezzata, Edizioni Qiqajon, 2019 pag. 107
Da sinistra: Suor Richell, Suor Annie, Cesare e Claudio (Mosaicisti), e Suor Bernadete postulatrice generale
Da sinistra: Suor Richell, Suor Fernanda, Cesare e Claudio (Mosaicisti)
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