Notizie del Guatemala Inizio della missione!

Barberena, 29 gennaio ore 7.30

La comunità: Sr. Elma Lowestein, Sr.Corina Mogollon e Sr. Jessel Vicente della nuova fondazione in Guatemala, insieme a Madre Zelia Andrighetti e Sr. Laura Cortese (vicaria generale) hanno partecipato a la Santa Messa nella cappella della casa episcopale, che al momento li ospitava; celebrata da Mons. José Cayetano Parra Novo. 

Questo momento segna l'inizio di una missione di grande importanza, guidata da un profondo senso di carità e generosità.

Dopo la messa, hanno condiviso una colazione fraterna, preparandosi per la successiva tappa della loro giornata. Alle 10:00, sotto la guida del vescovo, il gruppo si è diretto verso la casa di riposo che diventerà il fulcro della loro missione benefica in questa città.

Sr. Elma, Sr. Jessel, Mons. José Parra Novo e Sr. Corina


Foto di gruppo insieme a Madre Zelia


Il viaggio li ha portati da Barberena al comune di Nueva Santa Rosa, un viaggio di circa 45 minuti in auto. Una volta arrivati, si sono trovati di fronte a una casa che accoglie attualmente 19 anziani, gestita dalla diocesi di Santa Rosa de Lima e amministrata dall'associazione di opere caritative di Santa Rosa, nota come "Santo Hermano Pedro".

La struttura, seppur nobile nei suoi intenti, si trova in una situazione di estrema povertà, un luogo dove la carità, la generosità e l'impegno devono regnare sovrani. 




Ingresso Casa e cappellina delle sorelle


Il vescovo durante l'inaugurazione ufficiale il 2 febbraio 2024, ha sottolineato la necessità di considerare questo luogo come un rifugio per coloro che altrimenti potrebbero sentirsi scartati dalla società, utilizzando parole incisive: "Questo è un luogo di smaltimento, se non voglio un bambino abortito, se quello vecchio mi dà fastidio e non produce, lo butto fuori dalle porte di una casa di riposo".

02 febbraio 2024

Celebrazione eucaristica di Inaugurazione nella Cattedrale di Santa Rosa
 



Uno degli elementi chiave emersi durante la visita è la mancanza di pensioni per gli anziani ospitati. Mentre alcuni ricevono aiuti governativi mentre sono a casa, una volta trasferiti alla casa di cura, tali sostegni vengono interrotti. Pertanto, questa nobile iniziativa non gode di alcun supporto da parte del governo.

Tuttavia, la missione, ha sottolineato che la sua esistenza è possibile grazie alle generose donazioni della comunità locale. L'intero progetto è un appello alla solidarietà, poiché l'igiene degli anziani e dell'ambiente circostante è estremamente precaria. 



In un appello alla comunità, le sorelle hanno sottolineato l'importanza di sostenere questo progetto attraverso donazioni, poiché il sostegno governativo è assente. È un impegno costante per ristabilire la dignità e il benessere degli anziani, dimostrando che la carità e la solidarietà possono trasformare un luogo di necessità in un rifugio di speranza. 

Nonostante le sfide, le sorelle sta lavorando instancabilmente, mettendo il loro “cuore di madre” per migliorare la situazione e qualità di vita, riaffermando la necessità di mostrare compassione e misericordia verso coloro che hanno dedicato la loro vita al lavoro.

Celebrazione eucaristica con gli ospiti




La Provvidenza non manca!!





Cominciano ad arrivare i "100 braccia" della carità!


Insieme al padre Ricardo nel Villaggio degli Schiavi, visitando la sua Parrocchia della Candelaria


Buona missione carissime Sr. Elma, Sr, Corina e Sr. Jessel, vi accompagniamo con la nostra preghiera!

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